02/10/2010
Ci svegliamo e vediamo dalla finestra le strade ancora umide della pioggia caduta la notte precedente, sarà meglio attrezzarsi adeguatamente per uscire. Per fortuna k-wai e maglia pesante saranno inutili, la giornata scorrerà piacevolmente tra sole e qualche nuvola provvidenziale a far da ombrellino. Io esco più tardi degli altri perché rimango a scrivere sul mio portatile la giornata di venerdì da pubblicare su questo sito. raggiungo il gruppo, che nel frattempo è andato a visitare il museo porsche, verso ora di pranzo e torniamo nel parco festa. Pensavo non fosse possibile trovare più gente e confusione della sera precedente; mi sbagliavo, sembra di essere in un formicaio, con la differenza che queste "formiche" anzichè molliche di pane trasportano litri di birra (cadauno). Ci sediamo a delle panche sistemate fuori da un stand (per entrare all'interno ci vorrebbe la protezione civile) e li rimaniamo fino alle 4 mangiando pollo allo spiedo, alcuni, mentre altri ordinano il bruthwurstel che e quello più caratteristico tra i vari tipi di salsicciotto tedesco. Il colore di questo wurstel è sul bianco-anemico e il sapore.................lasciamo stare.
Ci dirigiamo verso il centro della città per visitarla e così arriviamo alla sera passeggiando per Stoccarda e facendo del mini-shopping (non possiamo portare quasi nulla, oltre a quello che abbiamo, sull'aereo).
La nostra serata si conclude con una specie di caccia al ristorante, visto che in giro troviamo solo kebab, pizzerie (io per la verità un trancio di margherita l'avrei anche preso, ma poi vengo preso in giro per diversi mesi), bar che al più fanno qualche insalata e locali turchi. Alla fine un ristorante classico lo troviamo e anche se dobbiamo aspettare che si liberino dei posti ne vale senz'altro la pena. Il locale si chiama "blockhouse" e rimane di fronte alla stazione centrale dei treni, carne di manzo, insalate miste (ma proprio miste, cè di tutto) antipasti, piatti di pesce e l'immancabile birra, tutto di alta qualità ed a un prezzo giusto in ambiente moderno e gradevole, consigliato vivamente a chi si trovasse a passare da queste parti.
Un pò di conversazione per finire le birre e alle 11 ripartiamo per l'hotel, poco dopo mezzanotte siamo già a letto; domani sarà l'ultimo giorno di permanenza qui e ci vogliamo arrivare freschi e riposati. Buonanotte e a domani
03/10/2010
A darci il buongiorno stamattina e uno splendido sole, ancora basso (usciamo alle 9 e30 dall'hotel) ma già capace di scaldare l'aria e il nostro umore. Una foto alle scie degli aerei che disegnano linee bianche nell'azzurro del cielo e siamo pronti per uscire. Il gruppo si divide, tre irriducibili ritornano alla volksfest (è questo il nome ufficiale della festa), altri sei optano per una visita più estesa alla città . Io sono fra questi ultimi, prima tappa e il grande parco che si estende alle spalle della stazione centrale D.B. (le nostre F.S. per intenderci). Il parco è invaso da manifestanti che protestano contro l'abbatimento di una parte della vecchia stazione per far posto a un nuovo e moderno edificio. lo stile della protesta sembra pacifico e colorato con strutture e composizioni fantasiose e originali( tra cui una specie di piattaforma sui rami di un albero- abbastanza alto- dove bivaccavano alcuni ragazzi, e lumini disposti a disegnare forme delle più varie sui prati). Cambio idea sulla natura pacifica della protesta quando, dopo aver attraversato il grande parco, trovo schierati decine e decine di poliziotti che stanno montando barriere metalliche a delimitare l'area interessata dai lavori. Ci allontaniamo dal posto perché la situazione potrebbe degenerare velocemente e non vorremmo essere coinvolti in qualche guerriglia urbana, i conflitti sociali tedeschi li lasciamo ai ..........tedeschi. la mattinata scivola via rapidamente e lo stomaco comincia a far di tutto per suscitare attenzione (brontolii e crampi). Ho un enorme rispetto per gli organi del mio corpo e quindi decido, insieme agli altri, di metter fine ai lamenti entrando in un ristorante. Ordinare un piatto avendo di fronte un menù scritto in tedesco e in inglese diventa una questione di c.... pardon ...di fortuna. Non ho letto il mio oroscopo del giorno (in tedesco poi), ma evidentemente mi preannunciava scelte azzeccate visto che il piatto che abbiamo preso, e si un miscuglio di decine di sapori diversi (insalata verde, rossa, pezzi di tacchino, frutta, salsa allo yogurt e altro) ma è veramente squisito. il locale è tranquillo e accogliente e cosi rimaniamo a conversare per un pò finendo per disquisire di olio d'oliva (sarà la nostalgia). Carletto ne è un produttore esperto e competente così ci spiega caratteristiche, varietà e metodi di molitura. E ora di raggiungere i tre "festaioli" quindi con un tram che accede direttamente nell'area (suggerito da Luigi) torniamo a compattare il gruppo ed entriamo in uno degli stand. Qui troviamo diversi posti liberi e finalmente possiamo goderci l'atmosfera gioiosa e amichevole della manifestazione in un contesto sicuramente più vivibile dei giorni precedenti. Il pomeriggio scivola tra boccali di birra ( molti) e pietanze varie, Carletto riesce a conquistarsi la simpatia di un intera famiglia di tedeschi, marito, moglie, la loro figlia di cinque anni e nonna sono trascinati a turno dal nostro in balli e brindisi. Sapevo che i tedeschi sono grandi bevitori di birra, quello che non sapevo e che cominciassero molto presto, alla bambina infatti viene dato (dalla Mamma) un boccale di birra da 0,4 litri che la piccola svuota in poco più di mezz'ora (!!!). Scambio di baci e di indirizzi e-mail al momento dei saluti tra Carlo e l'alcolica famiglia con gli altri ragazzi che cominciano a dare segni di disconnessione e il sottoscritto che si beve due manichini da un litro in poco tempo (mai successo prima, al massimo una 0,3 con la pizza o gli arrosticini) rendono l.idea di come sia facile lasciarsi trascinare dalla contagiosa atmosfera di questo evento. Rimaniamo sul posto fino alle 9 di sera ma poi, con un pò di tristezza, dobbiamo tornare all'hotel, per essere puntuali all'aeroporto la sveglia suonerà alle 4 e 30. Sul diario di domani troverete i saluti e delle altre foto, per ora una buonanotte a chi legge e alla mia Italia.
04/10/2010
Non sono abituato ad alzarmi cosi presto (4 e 30) ma non possiamo rischiare di perdere l'aereo (che parte a 260 km da qui). Sono puntualissimo al briefing pre- partenza, ma poi c'è qualche minuto di panico, su tre navigatori satellitari solo il mio ha in memoria la destinazione. Di solito questi strumenti sono precisi e affidabili ma e buona abitudine programmarne più di uno, per riscontro. Dopo pochi km capiamo di essere sulla strada giusta e quindi possiamo rilassarci. Questo equivale, per chi non guida, a scivolare in un sonno profondo interottto solo dalla sosta-caffè. Arriviamo in orario e una volta riconsegnate le auto ci mettiamo in fila per il controllo bagagli. L'aeroporto di hanhn (Francoforte) e immerso nella nebbia, esattamente come quando siamo arrivati, evidentemente la zona e un equivalente teutonico della nostra Pianura Padana. Dopo un paio di minuti dal decollo però la nebbia la guardiamo dall'alto e dopo un ora e 40 minuti siamo già arrivati a Pescara. La nostra breve avventura in terra germanica finisce alle 12, è una giornata calda e luminosa nella nostra città e questo ci aiuterà a "rientare" nella nostra vita normale con animo positivo. E stata una bella esperienza che ci ripromettiamo di vivere ancora in futuro, per ora ci godiamo i freschi ricordi e il materiale foto e video digitale che abbiamo prodotto. Un arrivederci, su queste pagine, al prossimo viaggio.
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